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blog di fabio3lake

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Le giornate di primavera sui laghi alpini sanno regalare scenari unici, l’acqua è fredda, circa 10°C ma l’aria si scalda velocemente e raggiunge facilmente i 22°C, al sole le punte arrivano a 26°C.
A terra si sta bene, le giornate fredde le abbiamo lasciate alle spalle, non pare il vero potere stare all’aperto indossando la sola felpa.
Appena si entra in acqua la sinfonia cambia: si trattiene il respiro, si cammina in punta di piedi per bagnarsi il minimo indispensabile, quindi si sale sulla tavola rapidissimamente ma con sicurezza cercando di rimandare il primo tuffo che si sa arriverà. Non importa, fa parte del gioco, in un batter d’occhio si risale sulla tavola quasi da volere impedire all’acqua d’entrare nella semistagna, ci si sente vivi pieni di adrenalina e pronti per la prossima manovra!
E una e due e tre e così via, il freddo non è più un problema, si cerca di sfruttare fino all’ultima riserva di energia, ma l’allenamento è poco e presto il serbato è vuoto!
Si torna a casa felici e stremati con le mani piene di vesciche, qualche doloretto quà e là ma pronti ad affrontare una nuova settimana lavorativa in fullpower!
La settimana di smartworking è stata impegnativa, dopo un lunedì tranquillo con 16 nodi di ora martedì si è dato fuoco alle polveri. Alle 12 in punto entra un nord a 20 nodi con cielo terso e 26°C e alle 17 quando sembra perdere vigore gira da sud con 21 nodi di intensità. La settimana prosegue con giornate che si alternano, come da copione stagionale tra i 18 e i 20 nodi, ma per non smentire la legge di Marphy sarà domenica la giornata meno ventosa.
Alle 13 di oggi sono partito, ho recuperato le password dell’account della Vandee Globe del 2012, configurato il minimo indispensabile, acquistato un paio di foil in offerta e ho schierato sulla linea di partenza della Virtual Transat AG2R LA MONDIALE il Figarò 3 Freelake alla volta di Saint-Barthélemy.
Se siete in regata anche voi fatemelo sapere che ci possiamo sentire anche solo per un briefing!
Buon vento
https://hydraulics.unibs.it/…/real-time-data-from-lake-mon…/

Questa volta l’attenzione del blog si sofferma su un’argomento forse noioso ma fondamentale ai fini della paratica dello sport della vela, si può tranquillamente affrontare a casa semplicemente acquistando un metro di cima! I nodi presenti nella cultura marinaresca sono tantissimi, e per i soci A.V.A.S. ( www.avas.it ) che volessero approfondire l’argomento, presso la sede del circolo è presente un tomo di oltre mille pagine completamente dedicato ai nodi. In questo filmato vengono illustrati esclusivamente i nodi essenziali ovvero il nodo Savoia, la Gassa d’Amante, il nodo Piano, il nodo Inglese ed il nodo Parlato. Ho deciso di pubblicare questo video a compendio delle lezioni da me tenute presso la scuola vela A.V.A.S. ribadendo per l’ennesima volta l’importanza che i nodi devono rappresentare nel background del velista. N.d.R. Un nodo eseguito scorrettamente o non in tempo utile in una situazione di emergenza può essere causa di ulteriori disagi!

Un altro compito del marinaio è quello di raccogliere e mettere in ordine le cime al fine di poterne disporre velocemente quando necessario…
…ovvero addugliare le cime!

http://it.youtube.com/watch?v=m6RTdH2cSe4

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