Caratteristica dei nosti giorni è la necessità di fare tutto in poco tempo. La parola d’ordine è tutto e subito! La velocità della vità e delle relazioni è stata accelerata prima dall’industrializzazione poi dall’informatizzazione ed infine dai socialnetwork che stanno ridisegnando le basi delle complesse dinamiche che animano la nostra società . Il sottoprodotto che deriva da questa equazione applicata alla vita quotidina si tramuta in carenza di tempo da dedicare a se stessi, ai propri cari, ai propri hobbies e interessi. Il tempo è una risorsa irriproducibile, vano è vivere nella speranza che il tempo perduto possa essere riconquistato! Cantava Battiato:

…Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più…

Alla luce di queste personali considerazioni, volendo fare una ricerca veloce e approfondita quanto basta per lo scopo, è bastato sfiorare sulla tastiera di un computer in rete le lettere: “A”s”s”o”c”i”a”z”i”o”n”e”w”i”k”i” ed ecco immediatamente aprisi la pagina desiderata sulla più nota enciclopedia libera di internet. Una lettura veloce ma attenta, poi con il comando Cut&Paste il gioco è fatto.

OmissisL’Associazione è un ente senza finalità di lucro costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune.” omissis….

… omissis “Gli elementi strutturali di una associazione sono:

  1. elemento soggettivo, costituito da una collettività di persone fisiche che si uniscono in maniera più o meno duratura per il raggiungimento di un determinato fine.
  2. elemento teleologico, dato dall’esistenza dello scopo comune (non lucrativo, cooperativo od altro per cui è prevista dalla legge una forma diversa) cui tendono le attività di tutti i partecipanti. È questo l’elemento fondamentale dell’associazione, costituendo la ragione essenziale del suo sorgere, il legame che unisce le varie attività dei singoli, e la causa dell’estinzione (nel momento del suo raggiungimento) della associazione.
  3. elemento oggettivo, dato dal contributo (in natura, in denaro, in prestazione lavorativa, ecc.) che ciascun individuo apporta per il raggiungimento dello scopo comune. Un patrimonio è necessario solo per l’associazone riconosciuta.
  4. elemento materiale, rappresentato dall’organizzazione (fissata dagli accordi degli associati), cioè dalla nomina di organi rappresentativi e dalla divisione dei compiti tra i soggetti associati.
  5. elemento volontaristico, dato dalla libertà di costituire un’associazione e di aderirvi, e dalla libertà di agire nell’àmbito dell’ordinamento per il raggiungimento dei propri scopi.” omissis…

Quando l’elemento materiale dell’associazione non è sufficiente al raggiungimento teleologico dell’associazione in pieno spirito associazionistico si ricorre all’elemento volontaristico. L’elemento volontaristico funziona tanto meglio quanto più è distribuito e diffuso tra tutti gli individui dell’associazione ma quando viene a mancare le prospettive dell’associazione non sono rosee, le possibili vie di uscita sono essenzialmente tre:

  • L’associazione virtuosa può permettersi di mettere in campo gli elementi oggettivi;
  • L’associazione in base alle proprie forze e capacità ridefinisce i propri obbiettivi in ottemperanza dello scopo teleologico;
  • L’associazione non ha più risorse per proseguire e si scioglie.

Per fortuna vi sono ancora molti volontari ed amicizie sincere nelle associazioni ma purtroppo l’equazione:

input   ===>   ASSOCIAZIONE   ===>  output

Non è bilanciata!

Un approccio responsabile di ogni individuo che decide di fare parte di una associazione dovrebbe essere mirato all’individuazione delle proprie capacità da spendere in azioni che possano essere utili per il raggiungimento degli obbiettivi dell’associazione. Il mancato bilancio dell’equazione si tramuta inesorabilmente in costi per tutti i soci. Voglio congedarmi dalla tastiera parafrasando la prima forma della legge della conservazione della massa di  Lavoisier  «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» nella speranza che qualche d’uno ci pensi.