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Vendée Globe

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Grande giorno per venti skipper, anzi per venti “UOMINI”, che salpando da Les Sables d’Olonne in compagnia solamente dei loro IMOCA60, hanno preso il via per la regata delle regate; La Vendèe Globe! Il tragitto ripercorre la circumnavigazione dei clipper: da Les Sables d’Olonne, giù per l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, dopo di che si procede in senso orario attorno all’Antartide, passando a destra di Cape Leeuwin e Capo Horn, infine di nuovo verso Les Sables d’Olonne. La Vendèe Globe è una regata che esclude la possibilità di attracco o di assistenza esterna, l’iniziativa è stata proposta da Philippe Jeantot nel 1989, e a partire dal 1992 si è svolta ogni quattro anni, ma le sue origini sono ben più antiche e cariche di memorie. Ricordate la Golden Globe Race? Era il 1968 per l’epoca quella competizione equivaleva a compiere un autentico salto nel buio. Non esistevano Gps, Epirb, radar satellitare, eco scandaglio, cibi liofilizzati e abbigliamento tecnico, tutto si traduceva in un sestante, una radio spesso solo ricevente, una tela cerata e maglioni di lana. L’edizione della Golden Globe del 1968 fu una strage, ritiri, naufragi, suicidi ma porta anche il nome di un vincitore: Robin Knox-Johnston! Oggi certamente le cose sono cambiate ma pur sempre resta una regata estrema: la “regata delle regate” !


Alex Thomson attempts what he calls ‘The Keel Walk’, a stunt that has become infamous throughout the world thanks to the iconic image of Alex ‘riding’ the keel of his 60ft yacht ‘HUGO BOSS’.


Davvero emozionante…
…gli AC45 nella laguna di Venezia sono uno spettacolo suggestivo!
Mi balza alla memoria il sogno recondito di Raul Gardini: “Vedere la Coppa America comodamente seduti ed avvolti dall’atmosfera dell’Harri’s bar”.
Ci sono voluti 20 anni, armatori, skipper, team e barche sono cambiate, l’arsenale ha cambiato valenza, ma lo spettacolo è stato davvero unico.

The Last of the Mohicans

Caratteristica dei nosti giorni è la necessità di fare tutto in poco tempo. La parola d’ordine è tutto e subito! La velocità della vità e delle relazioni è stata accelerata prima dall’industrializzazione poi dall’informatizzazione ed infine dai socialnetwork che stanno ridisegnando le basi delle complesse dinamiche che animano la nostra società . Il sottoprodotto che deriva da questa equazione applicata alla vita quotidina si tramuta in carenza di tempo da dedicare a se stessi, ai propri cari, ai propri hobbies e interessi. Il tempo è una risorsa irriproducibile, vano è vivere nella speranza che il tempo perduto possa essere riconquistato! Cantava Battiato:

…Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più…

Alla luce di queste personali considerazioni, volendo fare una ricerca veloce e approfondita quanto basta per lo scopo, è bastato sfiorare sulla tastiera di un computer in rete le lettere: “A”s”s”o”c”i”a”z”i”o”n”e”w”i”k”i” ed ecco immediatamente aprisi la pagina desiderata sulla più nota enciclopedia libera di internet. Una lettura veloce ma attenta, poi con il comando Cut&Paste il gioco è fatto.

OmissisL’Associazione è un ente senza finalità di lucro costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune.” omissis….

… omissis “Gli elementi strutturali di una associazione sono:

  1. elemento soggettivo, costituito da una collettività di persone fisiche che si uniscono in maniera più o meno duratura per il raggiungimento di un determinato fine.
  2. elemento teleologico, dato dall’esistenza dello scopo comune (non lucrativo, cooperativo od altro per cui è prevista dalla legge una forma diversa) cui tendono le attività di tutti i partecipanti. È questo l’elemento fondamentale dell’associazione, costituendo la ragione essenziale del suo sorgere, il legame che unisce le varie attività dei singoli, e la causa dell’estinzione (nel momento del suo raggiungimento) della associazione.
  3. elemento oggettivo, dato dal contributo (in natura, in denaro, in prestazione lavorativa, ecc.) che ciascun individuo apporta per il raggiungimento dello scopo comune. Un patrimonio è necessario solo per l’associazone riconosciuta.
  4. elemento materiale, rappresentato dall’organizzazione (fissata dagli accordi degli associati), cioè dalla nomina di organi rappresentativi e dalla divisione dei compiti tra i soggetti associati.
  5. elemento volontaristico, dato dalla libertà di costituire un’associazione e di aderirvi, e dalla libertà di agire nell’àmbito dell’ordinamento per il raggiungimento dei propri scopi.” omissis…

Quando l’elemento materiale dell’associazione non è sufficiente al raggiungimento teleologico dell’associazione in pieno spirito associazionistico si ricorre all’elemento volontaristico. L’elemento volontaristico funziona tanto meglio quanto più è distribuito e diffuso tra tutti gli individui dell’associazione ma quando viene a mancare le prospettive dell’associazione non sono rosee, le possibili vie di uscita sono essenzialmente tre:

  • L’associazione virtuosa può permettersi di mettere in campo gli elementi oggettivi;
  • L’associazione in base alle proprie forze e capacità ridefinisce i propri obbiettivi in ottemperanza dello scopo teleologico;
  • L’associazione non ha più risorse per proseguire e si scioglie.

Per fortuna vi sono ancora molti volontari ed amicizie sincere nelle associazioni ma purtroppo l’equazione:

input   ===>   ASSOCIAZIONE   ===>  output

Non è bilanciata!

Un approccio responsabile di ogni individuo che decide di fare parte di una associazione dovrebbe essere mirato all’individuazione delle proprie capacità da spendere in azioni che possano essere utili per il raggiungimento degli obbiettivi dell’associazione. Il mancato bilancio dell’equazione si tramuta inesorabilmente in costi per tutti i soci. Voglio congedarmi dalla tastiera parafrasando la prima forma della legge della conservazione della massa di  Lavoisier  «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» nella speranza che qualche d’uno ci pensi.

“Noi Liguri siamo gente strana… la nostra Terra ci ha insegnato che non ci si devono aspettare regali, che tutto deve essere guadagnato con il lavoro ed il sudore, i nostri avi si sono guadagnati ogni singolo metro di terra da coltivare, strappandola da una parte al mare e dall’altra all’Appennino che ci si tuffa dentro, costruendo case su speroni di roccia trasportando pietra dopo pietra su dalle ripide creuse. Per questo siamo diffidenti e scontrosi, eppure leali e generosi con chi lo merita. Un Ligure piange dentro mentre si rimbocca le maniche ed inizia per l’ennesima volta a ricostruire quello che la natura e lo scempio degli speculatori gli ha tolto. Accettiamo gli aiuti con pudore, ringraziando con un mezzo sorriso che vale mille medaglie al valor civile e un bicchiere di bianco fatto in casa che vale più del migliore champagne. Noi Liguri siamo fatalisti, guai a toglierci il diritto al mugugno, ma mentre mugugnamo spaliamo il fango dalle nostre case, e recuperiamo i nostri ricordi… dai Liguria che ti rialzi anche questa volta, sono fiero di essere tuo figlio”.
Manuel Crugliano su facebook

…. le acque sotto la Perla si fecero torbide
la perla beccheggiava e straorzava
ogni asse bompresso e parapetto presero a scricchiolare
le sartie erano come vive
la nostra nave ci si rivoltava contro avvolgendo la ciurma come spire di serpi …

Capitano Hector Barbossa

Un apps per nokia veramente speciale….

Il progetto affonda le origini nel 2007 ma nel 2011 la collaborazione con il noto marchio di snowboarder ha permesso lo sviluppo di un applicativo per gli smartphone Nokia veramente speciale, per gennaio 2012 sono previste le prime distribuzioni beta!

Speriamo che la scelta di Nokia di adottare win7 sui suoi PDA non comprometta il lancio di questo applicativo strepitoso!

Quando fa freddo Greenbird similmente a freelake si attrezza per il ghiaccio!!! Io personalmente rispolverando il mio passato di raider mi accontento di solcare il powder con lo snowboard ma il team di Ecotricyty fa le cose sul serio!!!

Ma che cosa è Greenbird? “The Greenbird is two vehicles: a land craft and an ice craft, powered only by the wind. The project’s aim is to break both the land and ice world speed records.” “On March 26, 2009, the Ecotricity Greenbird set a new world land speed record for wind powered vehicles of 126.2 mph. The team hopes to both better that new record, and continue to work toward breaking the ice record in Winter 2009/10”

L’oggetto oltre a presentare forme aereodinamiche eleganti presenta caratteristiche di efficienza uniche infatti è in grado di raggiungere velocità 3-5 volte superiori di quelle del vento reale a seconda della superficie di scorrimento. Il team di ecotricity sta aspettando che ghiacci perbenino il Canyon Ferry Reservoir per polverizzare il loro precededente ICE record di 84 mph.

Ai più curiosi consiglio un salto sul loro sito dove ptrete fugare ogni curiosità http://www.greenbird.co.uk/home

Stretti Al Vento

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Stretti al vento…

…storie di navigazioni in solitario.
http://www.strettialvento.com

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