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blog di fabio3lake

LASER…

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Ricevo questo link dall’ inossidabile velista quasi d’altura che ultimamente ha riscoperto il piacere della semplicità e delle emozioni che solo le derive possono trasmettere!!! Noto è il supporto che ha offerto il “Professore” per identificare il Laser come barca idonea ai velisti solitari alla ricerca di semplicità ed emozioni. “Laser è attrezzo da tortura! Eh si cazzarola!”

N.B. Come sarebbe possibile contraddirre il Professore? Freelake

Al termine della Sebino Cup, n-esima regata disputata con la formula dei tempi compensati ed in vista del prossimo campionato invernale, mi viene spontaneo scrivere quattro righe  in proposito all’idea che mi sono fatto riguardo questo genere di competizioni, che certamente non sono coinvolgenti quanto le regate match-race o monotipo, ma rappresentano l’unico modo per regatare con barche dalle caratteristiche estremamente eterogenee.

A mio avviso la strategia per regate a tempi compensati viene stravolta completamente rispetto alle regate in classe monotipo, infatti viene a mancare la necessità di marcare e controllare l’avversario, ovvero ragionando per assurdo, la nostra regata sarebbe da condurre in modo diametralmente opposto a quello che faremmo in un match race! La regata a tempi compensati è da interpretare come una regata contro il tempo, il nostro unico a avversario è il cronometro! Risulta poco importante anzi un errore,  marcare stretto un avversario per non farlo passare quando potremmo essere battuti una barca con un rating molto minore, che in quel momento molto indietro neanche la vediamo. Insomma dovremmo “semplicemente” cercare di manovrare bene e velocemente, evitare di farci coprire specialmente da barche molto più grosse della nostra (N.d.R. vedi la “porta aerei”),  cercare sempre la massima v.m.g., e confidare nel rating a nostro favore, tutte cose che certamente non sono sufficienti per vincere una regata monotipo!

Sulla correttezza dei coefficienti di compensazione non voglio entrare in merito in quanto a mio avviso è difficilissimo per non dire impossibile, con un solo coefficiente ed indipendente dalla intensità di vento, pensare di pervenire ad un risultato corretto, soprattutto alla luce delle prove sul campo che spesso vedono le classifiche delle regate stratificate per classi.

Ma se questo è l’unico modo possibile per regatare …  ben vengano i tempi compensati!

Questa è la tabella delle compensazioni in vigore per le regate disputate sul lago d’Iseo

RATING REGATE LAGO D’ISEO
Tipo di barca
Rating
Tipo di barca
Rating
Tipo di barca
Rating
Asso 99
0,99
Este 24
0,83
Mousse 99
0,75
Melges 32
0,98
Protagonist 7,50
0,83
J 22
0,74
Ufo O. D.
0,95
Surprise
0,83
Buccanieer
0,73
Joker
0,93
Ufo 22
0,82
Sun Odissey 32
0,73
J 92 S
0,92
Soling
0,81
Gura
0,72
Besozzi 27
0,91
First 8
0,80
Jeanneau 29.2
0,71
Dolphine 81
0,90
Laser SB 3
0,80
Sun 2000
0,71
Melges 24
0,90
Mono 22
0,80
Comet 850
0,70
Mumm 30
0,90
Rivetto
0,80
E C 19
0,70
J 80
0,89
U 20
0,80
Illimit
0,70
Max Dolphine 33
0,89
Farr 740
0,79
Meteor
0,70
Show 38
0,87
Star 0,7
0,79
Verena
0,70
J 39
0,85
Fun
0,76
Comet 770
0,68
Stag 32
0,85
J 24
0,76
Ibis
0,68
Benetau 25
0,84
Miniton H.T.
0,76
Minialtura
0,67
Blu Sail
0,84
Duck 31
0,75
Jeanneau 235
0,65

Freelake!

Per i “ministi” manca un giorno alla partenza dall’isola di Madeira…  Soldini ed il presidente FIV Carlo Croce si complimentano con loro dopo avere annunciato la partecipazione alla prossima Volvo Ocean Race di ITALIA 70! (N.d.R che certamente sarà oggetto di un prossimo post).  Come specifica Soldini in queste occasione NON si dice…..! Si sa i marinai sono scaramantici e certe frasi di circostanza è meglio non pronunciarle!!!

Interessante il canale YouTube di Giovanni Soldini, potrete trovare i video più recenti ma anche quelli di qualche annetto fa che in un modo o nell’altro tutti avrete avuto modo di vedere in TV.

FREELAKE

Annata eccezionale per la vela, non certo per i colpi sferzati in aula tra i due sindacati della America’s cup, ma dopo “l’Everest” delle regate ovvero il Vendee Globe, e l’estrema Volvo Ocean Race adesso è la volta della Transat 6,50.

Meno di 13 ore alla partenza…
…La Rochelle 13-sett-2009 h 14.17!

Nata nel 1977 la Transat 6.50 è una regata atlantica che si corre ogni due anni, in solitario su Mini di sei metri e mezzo, con partenza dalla Bretagna dal Porto di La Rochelle ed arrivo a Salvador de Bahia in Brasile con una sola tappa a Lanzarote, l’edizione 2009 annovera 85 regatanti di cui 9 italiani. Visto che i classici saluti tra velisti di riviste patinate non li ho mai sopportati, oltre a non giudicarli di buon auspicio prima di una regata, preferisco congedarmi con un semplice CIAO!!!

Freelake

Una chicca di youtube!  Il Team Maximus (Puerto Rico) ci dimostra la reale stabilità del J24 ed in senso lato di tutte le barche a vela!!! Le condizioni meteo paiono impegnative ma certamente non sono quelle che siamo abituati a pensare come proibitive, insomma 20 nodi di vento sono tanti ma non sono degne di un fortunale! Eccezionale il modo di condurre la barca, equipaggio ben organizzato, dinamico e veramente “tosto”. Sorrido, forse perchè è un’elemto sul quale il mio istruttore insisisteva tanto, nel vedere la posizione del timoniere che con 20 nodi risultà di lunga più appruata di quella di altri equipaggi di J24 che ho visto regatare con 5 nodi! Considero l’assetto della barca, e quindi dell’equipaggio, non solo un fattore di efficenza idrodinamicada ma sopprattutto di eleganza! “Se vi piace la comodità e la barca appoppata andate in motoscafo” diceva sempre il mio istruttore di optimist! Ma la bellezza del video non si limita a questo… …bellissima la virata: osservate come il prodiere si getta sullo strozzascotte per liberare il fiocco e come termina la manovra! Cosa impossibile se si naviga con il fiocco cazzato sul winch sottovento come piace tanto ai Bresciani, ma non solo!E poi che dire dello spy… …pericolosissima strapoggia, barca a 90° ma l’ottima preparazione ed il lavoro di squadra riporta in breve tempo la barca in assetto!

Ho fatto vedere questo filmato ad un giudice F.I.V. regatante e fermo sostenitore che il winch del genoa non possa essere altro che quello sottovento, l’unica cosa che ha pronunciato: “equipaggio garibaldino”!

Parafrasando Ethan Coen: “Non è un paese per vecchi”!

Molti altri sono gli aspetti del filmato che mi hanno colpito e di cui vorrei parlare, se non altro come spunto di riflessione per la comunity di freelake, ma il tempo è tiranno…

Freelake

I° class “XIII Campionato invernale del Sebino trofeo SIGI”  Crociera Regata.

L’otto marzo si è concluso il XIII Campionato invernale del Sebino organizzato da Circolo Vela Sarnico. Otto sono state le prove disputate e ben 59 le barche a bulbo o cabinate partecipanti suddivise in classi monotipo (Ufo22, Asso99, Surprise, J24, Fun, Soling-Star) e classi a tempi compensati (Classe regata, Crociera regata e Percorso ridotto).
ITA 11 Sunrise ovvero la barca sulla quale Freelake faceva equipaggio è un Protagonit 7,50, one design  Il Protagonist 7,50 one design è una barca monotipo da regata Made in Brixia progettata da Luigi Badinelli nel 1996 diffusa quasi prettamente sul Lago di Garda.
Quattro sono i Protagonist che solcano le acque del Lago d’Iseo ma soltanto due hanno preso parte al “XIII Campionato invernale del Sebino trofeo SIGI”  pertanto la scelta, a mio avviso opinabile, del circolo organizzatore è stata di inserire i due Protagonist in regata nella classe Crociera Regata a tempi compensati! (N.d.R. ritengo la scelta opinabile in quanto era comunque presente la Classe Regata tempi compensati nella quale regatavano barche decisamente più simili al Protagonist quali Melges 24, BluSail 24, J80,)
La classe Crociera Regata molto assortita per varietà di imbarcazioni annoverava tra i partecipanti il sempre agguerrito Colette (mousse 99), la portaerei JSoul (J39), il Petit Blue (??) ed i due Protagonist Sunrise e Koda. Ineccepibile l’organizzazione a terra che ha saputo rendere ancor più conviviale l’evento, ma in acqua le sette prove valide per la classe sono sempre state serrate per potersi difendere dalle minacciose coperture sferrate dal JSoul con gli oltre 74 mq di tela in asseto di bolina!
ITA 11 ed il suo valoroso equipaggio totalizzando 6 punti in sette prove con due scarti (1 1 1 2 1 2 ocs)  ha dimostrato sin dalle prime prove agilità e predilezione per le brezze leggere, segnando qualche affanno con vento teso dovuto essenzialmente dalla minore velocità critica.
La stagione delle regate è solo all’inizio ed ITA 11 Sunrise con il suo equipaggio conta di presentarsi al maggior numero di appuntamenti in programma sul Lago d’Iseo, non perdendosi d’animo ma cogliendo l’occasione per un’escursione all’osteria, qualora le regate venissero annullate per mancanza di vento.

Prosit Freelake

Oggi primo giorno di primavere preferirei trattare argomenti più ameni, che fanno meglio all’animo, al corpo ma soprattutto al fegato, ma è un dovere dare spazio almeno al primo commento di questo blog! Nel precedente articolo infatti, tra le cause che paventavo come responsabili dell off-line di questo blog e peraltro causa della mancata recensione del XIII Campionato invernale del Sebino, annoveravo la possibile entata in vigore di leggi che cercano di limitare la libertà e soprattutto la pluralità d’espressione che contarddistingue internet. Facendo riferimento all’indicazione fattami dal blogger entropicamente ho semplcemente digitato nella barra Google del mio browser “D’Alia” e subito ho trovato pagine e pagine di link utili alla mia ricerca…

…avendo poco tempo a disposizione mi sono soffermato su Wikipedia che si dimostra sempre un’ottimo punto di partenza per qualsiasi ricerca. Wikipedia in proposito cita: “… omissis Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, promuove e ottiene l’inserimento di un emendamento (Art. 50-bis) nel ddl da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”, che porterebbe alla chiusura di portali come YouTube o Facebook, quest’ultimo considerato «indegno» omissis …” .

Ecco trovato il nocciolo della questione in meno di 40s. Non sarà che ci stiamo avvicinando allo scenario descritto da Ray Bradbury in Fahrenheit 451? Certamente su YouTube non vi sono solo i filmati carinissimi che pubblica freelake, ma da qui a giudicare indegno un’intera famiglia di social network mi sembra un poco eccessivo!!!  Credo piuttosto che per qualche d’uno il problema risieda nella semplicità e nella velocità che questi mezzi offrono nel reperire le informazioni. Infatti alla semplice portata di un click in pochi secondi, grazie agli efficentissimi motori di ricerca, è possibile tovare parecchie informazioni. Non ci credete? So che ci credete in quanto chi legge i blog certamente ha dimestichezza con la rete, ma fingendo di parlare con chi la rete non la conosce, e crede che il pericolo possa venire da YouTube, lo invito a digitare in Google, Google immagini od in YouTube il nome e cognome di un “vostro dipendente”. Potrete fare delle ricerche formative nelle quali vi garantisco che ne scoprirete delle belle! A voi la sentenza di giudicare se indegno è il social network in oggetto o piuttosto il “vostro dipendente”!

Il blog è stato fuori servizio per qualche giorno, ero certo di non potere temere dei pericolossissimi attachi haker, in quanto i contenuti ed il genere del blog, certamente non poteva attirarne l’attenzione, ma piuttosto ho rivolto il pensiero alla vulcanica attività dei nostri parlamentari nel legiferare, legiferare, legiferare….

Subito ho pensato alla proposta di legge “Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri” dell’ On. Gabriella Carlucci, poi mi sono detto: non sarà che la famigerata legge Levi-Prodi è diventata cogente! E di seguito: Kakkio mi hanno oscurato il sito! Ma poi applicando un minimo di razionalità ho creduto la cosa impossibile, semplicemente per il fatto che certe cose in Italia non viaggiano propriamente alla velocità della luce ma neppure a quella del web!!! Alla fine indagando e reindagando ho trovato un’errore in un file di configurazione, era un semplice problema tecnico!

Confidenti nel meccanismo ferrugginoso…                                        …speriamo di potere ancora comunicare con il web!

Oggi 16 febbraio 2009, dopo 99d 00h 25m di navigazione, si conclude la mia Virtual Vendee Globe. Non si può dire che sia stata dura, come lo è certamente la regina delle competizioni a vela in solitario, ma è stata comunque impegnativa. Le previsioni meteo venivano pubblicate ogni 12h, vi confesso che se all’inizio mi ero iscritto al vendee in quanto convolto da miei carissimi amici velisti, giorno dopo giorno l’interesse per per la regata è aumentato e la scelta della rotta e del set di vele non poteva prescidere che da un attento studio delle previsioni meteo a 12 24 e 36 ore. Si insomma ho cercato di assurgermi a tattico! Non avendo acquistato i vari accessori, utili ma non indispensabili per la navigazione virtuale, mi sono ingegnato implementando un semplicissimo foglio di calcolo che mi aiutasse a scegliere la rotta del 60 foot Freelake quando l’istinto non bastava.

L’edizione della Virtual VendeeGlobe conta ben 326.916 skipper iscritti tra cui si annovera la partecipazione di  Sebastien Destremau regatante di Coppa America e V.O.R. e Luce Moliner & Bertrand Castelnerac regatanti di mini 6,50.

La Vendee Globe 2008 è stata vinta da Michel Desjoyeaux (84d 03h 09m) che al secondo successo in questa regata, ha accennato la possibilità di prendere parte all’edizione virtuale del prossimo Vendee. Segno che vuole mollare? Staremo a vedere! Per approfondimenti vi rimando al sito ufficialale della manifestazione www.vendeeglobe.org

Quando si parla di Vendee Globe non è possibile dimenticarsi di Simone Bianchetti… Le sue dichiarazioni a riguardo (23/03/2001): “Sono orgoglioso di essere il primo italiano ad aver concluso questa regata, e vi assicuro che girare intorno al mondo da soli e senza mai fermarsi per più di 50.000 km non è uno scherzo. Adesso potrò ricominciare sapendo di poter contare su un bagaglio di esperienza molto prezioso, alla continua ricerca del miglioramento a livello agonistico. Questo credo sia il giusto approccio alle regate oceaniche. Il giro del mondo in solitario è qualcosa che da sempre era dentro di me, mi sembra quasi che fosse tutto già scritto. Non ho mai avuto momenti di scoramento, la spinta ad andare avanti non mi é mai mancata, la solitudine non mi ha mai pesato.”

Qualche cosa ventilava da tempo ma parafrasando Caio Titus “verba volant scripta manent” ….

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